” filo per filo segno per segno
come un grande enorme disegno
chiudi gli occhi e inizia a capire
quei fili invisibili nei giorni a venire “
Con queste parole dell’amico e poeta Antonio Catalano inizia nel 2018 la nostra avventura di Filo per Filo | Segno per Segno, festival del teatro e delle arti per le nuove generazioni.
Il festival propone spettacoli teatrali, musica, incontri, installazioni e laboratori rivolti a tutte le età nei territori di Rimini, Santarcangelo e la Valmarecchia
A muoverci è il desiderio di:
- lasciare un segno portando la voce e il pensiero (spesso sommersi) dei più giovani nelle città: il cuore del Festival sono i 150 bambin* e ragazz* che partecipano ogni anno alle attività del Laboratorio Stabile
- intrecciare fili con artisti, compagnie, docenti, associazioni che si occupano con linguaggi diversi ma con la stessa cura delle nuove generazioni.
È uno sguardo sul futuro, visto con gli occhi di chi ne sarà protagonista.
Ogni anno il Festival si costruisce attorno ad una parola/concetto che racchiude in sé un intero immaginario. La parola guida rappresenta un fil rouge che attraversa tutti gli eventi proposti.

Tema dell’edizione 2024 è il Tempo, inteso come cura: di se stessi, del rapporto con gli altri, cura del mondo che abitiamo. Prendersi il tempo per riflettere, per l’introspezione, per sentire i propri bisogni, avere la pazienza per ascoltare, aspettare, per raggiungere un risultato, un obiettivo.
Questa edizione ha visto realizzati 16 performance teatrali, 2 concerti-reading a cura di Risuona Rimini e giovani di Alcantara, due flashmob in collaborazione con la Banda di Rimini e Fridays for Future.
Chiara Medici ha accompagnato i più piccoli alla scoperta delle antiche tecniche di stampa fotografica attraverso due laboratori, con Alessia Canducci il Festival ha coinvolto per la prima volta la fascia 0/3 anni in un percorso attorno alla lettura ad alta voce.
Sulla scena, tra gli altri, “L’universo è un materasso” della Compagnia del Sole (Bari) di e con Flavio Albanese, scritto da Francesco Niccolini, Vincitore Eolo Awards 2018 sezione “Miglior Spettacolo” e “Il viaggio di Giovannino” di Eccentrici Dadarò (Varese) con Andrea Ruberti.

Tema dell’edizione 2023 è la Casa, intesa come il mondo interiore, la memoria, le emozioni in cui cercare una dimensione di conoscenza, consapevolezza e accettazione; il rapporto con la famiglia, con la città; casa è l’umanità, l’intero pianeta.
Vengono ospitati alcuni eventi ideati dal Collettivo Alcantara Off nell’ambito del bando YOUZ: Emiliano Battistini conduce “Il canto del fiume”, workshop di educazione all’ascolto e registrazione del paesaggio sonoro; “Abitare il futuro” è il laboratorio di sperimentazione visivo-sonora tenuto a Pennabilli a cura di VHS collettivo di artisti dal Belgio (Simon Medard, Vincent Evrard, Raphael Parmentier). Un laboratorio rivolto a ragazze e ragazzi a partire dai 15 anni, un luogo di sperimentazione visivo-sonora per ripensare il paesaggio della Valmarecchia come luogo degli affetti, dell’immaginazione e della memoria. Infine due performance aperte all’interazione con il pubblico: “Stanza sul mondo” installazione visivo-sonora sull’identità e la memoria dei luoghi, realizzate all’interno della programmazione del Festival Artisti in Piazza di Pennabilli e al Borgo San Giuliano di Rimini.

La parola guida per l’edizione 2022 è Sguardi. Gli sguardi trovano una forma nell’arte, trovano espressione e diventano strumento di comunicazione e di bellezza. Il programma ha previsto azioni teatrali, passeggiate, installazioni e laboratori. I protagonisti del Festival sono sempre i 150 ragazzi dagli 8 ai 19 anni del Laboratorio Stabile. Ospite di “a scuola di libertà” è stato Luigi D’Elia con Aspettando il vento, storia scritta insieme a Francesco Niccolini, e con uno studio de La luna e i falò ispirata all’opera di Cesare Pavese.
Corpi sismici, progetto vincitore del bando ThinkUp! di AVIS Emilia-Romagna è un percorso intrapreso da ragazzi tra i 15 e i 20 anni che hanno affrontato discussioni sulla conoscenza e sulle emozioni legate al proprio corpo e a quello degli altri.

Per l’edizione 2021 il tema scelto è la Libertà: il rapporto dell’individuo con il mondo che lo circonda, quanto e come possa incidere la libertà di azione e di scelta rispetto all’ambiente sociale e naturale, la libertà di esprimersi, la riscoperta della bellezza. Il lavoro del Laboratorio Stabile ha trovato massima espressione nelle oltre dieci performance teatrali. Si sono svolti dei laboratori di poesia e scrittura teatrale, che hanno portato alla pubblicazione di tre testi: “Tetralogia della Colonia” – stampato c/o Maggioli Ed; “Una finestra sulla Luna” – Ed Fulmino; “Parole che tagliano” – edizioni Erickson.
Una redazione di ragazzi incontra online artisti e maestri, tra cui Enrico Galiano, Margherita Vicario e Brunori Sas. Prende vita nel Borgo San Giuliano di Rimini un grande murale urbano ad opera di bambini e bambine con la guida dell’artista Antonio Catalano.

Per l’edizione 2020 viene scelta la parola Sogno, intesa non solo come ciò che il nostro inconscio elabora la notte, ma soprattutto ciò a cui intimamente aspiriamo. Il Festival, non potendo avere il suo normale svolgimento a causa della Pandemia da Covid-19, si è svolto in forme e periodi diversi durante tutto l’anno.
Ceci n’est pas un festival: piccoli segni sul web con contributi da bambin*, ragazz* e artisti come Simona Gambaro, Roberto Anglisani, Luigi D’Elia, Guido Castiglia, Fondazione Don MIlani, Flavio Albanese, Monica Gori, Linda Gennari
“FiloSognare”: un documentario sul pensiero dei bambini e degli adolescenti sul tema del sogno
“Voglio sognareee!”: incursioni teatrali a sorpresa dei ragazzi del Laboratorio Stabile nei locali del Borgo San Giuliano di Rimini.
“L’arte della narrazione”: un workshop pratico-intensivo con Roberto Anglisani.

Il tema dell’edizione 2019 è Silenzio, inteso come ascolto non superficiale di se stessi, degli altri, dell’ambiente.
Il Festival si è aperto con un inno alle parole di Bruno Tognolini; Beniamino Sidoti ha portato il pubblico in un silenzioso viaggio interiore accompagnato dai suggestivi collage di Paolo Rinaldi. Tra gli ospiti: i maestri della narrazione Luigi d’Elia e Claudio Milani e l’artista Antonio Catalano.
Il Festival è poi entrato nelle città con “Tra luce e ombra | storie e racconti in luoghi nascosti”: dal mondo sotterraneo fatto di grotte di Santarcangelo, alla bellissima Cappella Petrangolini nel centro storico di Rimini. A Santarcangelo ha debuttato “Il Piccolo Aron e il Signore del Bosco”, spettacolo con Sara Galli rivolto a bambini e ragazzi, su un testo di Francesco Niccolini.

ll tema scelto per la prima edizione del Festival (2018) è Metamorfosi, quale metafora del cambiamento e della crescita. Ospiti del ciclo di incontri di “A scuola di Libertà” sono stati, tra gli altri, Alberto Pellai (medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva), Guido Castiglia (fondatore della compagnia Nonsoloteatro ed esperto della didattica del teatro) e l’artista Antonio Catalano. Le esplorazioni dello spazio urbano con Chiocciola – la Casa del Nomade e i numerosi flash mob hanno portato la voce dei bambini e dei ragazzi nelle città.
150 tra bambini e giovani del Laboratorio Stabile hanno portato in scena il lavoro di un anno, andando oltre il palcoscenico, in diversi spazi urbani.
Nel percorso di installazioni “i giardini segreti” sono nati percorsi riferiti alla natura o rivolti all’autobiografia, ai cambiamenti che la crescita comporta dentro e fuori il proprio corpo, e create mappe e diari di bordo.